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Villa Grassi Mariani
Crespignano-Calci
Nota: La villa non è visitabile negli interni.
Descrizione
Già appartenuta al conte Muzio Barbolani di Montauto, governatore di Pisa, la villa, a cavallo fra i secoli XVI e XVII, molto probabilmente in occasione delle nozze Barbolani-Appiano d'Aragona, subì notevoli lavori di trasformazione, che la mutarono da residenza rustica a dimora di delizie.
Ma la ristrutturazione più evidente da segnalare è senz'altro quella relativa alla riqualificazione della facciata ridotta a fondale di un vasto panorama progettato sullo scorcio del Settecento dall'architetto veronese Ignazio Pellegrini, fra i più operosi nel territorio pisano.
In particolare a lui si deve l'accentuazione degli elementi centrali con un sistema di lesene e con il coronamento a volute, che ingentilivano lo sviluppo longitudinale del fabbricato, contraddistinto da nervature e specchiature evidenziate da un sapiente contrasto cromatico.
Degni di nota, all'interno del giardino sono i resti della grotta che evoca antiche tipologie termali, testimonianza della complessità e della ricercatezza progettuale ricercata degli architetti manieristi. La grotta di Crespignano è un esempio emblematico di come le coeve esperienze manieriste fiorentine dei giardini medicei di Boboli, di Castello e di Pratolino, trovano ampia diffusione anche in area pisana.
Nel corso dell'Ottocento il parco si aprì verso la campagna, acquistando le caratteristiche del giardino romantico.
Crespignano-Calci
Nota: La villa non è visitabile negli interni.
Descrizione
Già appartenuta al conte Muzio Barbolani di Montauto, governatore di Pisa, la villa, a cavallo fra i secoli XVI e XVII, molto probabilmente in occasione delle nozze Barbolani-Appiano d'Aragona, subì notevoli lavori di trasformazione, che la mutarono da residenza rustica a dimora di delizie.
Ma la ristrutturazione più evidente da segnalare è senz'altro quella relativa alla riqualificazione della facciata ridotta a fondale di un vasto panorama progettato sullo scorcio del Settecento dall'architetto veronese Ignazio Pellegrini, fra i più operosi nel territorio pisano.
In particolare a lui si deve l'accentuazione degli elementi centrali con un sistema di lesene e con il coronamento a volute, che ingentilivano lo sviluppo longitudinale del fabbricato, contraddistinto da nervature e specchiature evidenziate da un sapiente contrasto cromatico.
Degni di nota, all'interno del giardino sono i resti della grotta che evoca antiche tipologie termali, testimonianza della complessità e della ricercatezza progettuale ricercata degli architetti manieristi. La grotta di Crespignano è un esempio emblematico di come le coeve esperienze manieriste fiorentine dei giardini medicei di Boboli, di Castello e di Pratolino, trovano ampia diffusione anche in area pisana.
Nel corso dell'Ottocento il parco si aprì verso la campagna, acquistando le caratteristiche del giardino romantico.
Villa Grassi Mariani Crespignano-Calci Pisa
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