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Le colline pisane, tipicamente toscane ma uniche per la diversità del
paesaggio e la molteplicità dei prodotti che offrono, sono il frutto del
lavoro dei contadini che da sempre hanno coltivato queste terre.
Non solo terra di vino, olio e tartufo è questa. Non è da meno il “paniere” degli ortaggi, che vanta prodotti d’eccellenza quali la zucchina “mora” e il carciofo di San Miniato, già noto nella cucina medicea. Tra le altre produzioni orticole di pregio spiccano i due pomodori “pisanello” e “costoluto fiorentino”, il cavolfiore toscano, i legumi (piselli, ceci e fagioli) e una rara qualità di patata a Santa Maria a Monte, detta “Tosca”.
Quindi la frutta, in primis la ciliegia di Lari, di cui si conoscono ben 19 varietà locali; le pesche, l’uva “colombana” di Peccioli, uva dolce da tavola molto pregiata, dai chicchi color ambra e leggermente allungati, particolarmente adatta alla pratica dell’appassimento; le angurie ed i meloni di Bientina.
E non dimentichiamo i pinoli, i migliori d’Italia, che da secoli si raccolgono nelle pinete di San Rossore e Migliarino, o il miele, che in questa zona conserva il sapore resinoso e il profumo intenso dei pini della macchia mediterranea.
La zona che fa capo a San Miniato, oltre ad essere una sorta di immensa tartufaia, è ricca di prodotti naturali di prima qualità quali i funghi, il miele e le castagne.
L’allevamento poi ha punte di eccellenza rappresentate dai bovini di razza pisana tra cui il “mucco pisano”, dalla carne tenera di sapore marcato, e dagli ovini di razza Massese, dalla carne magra, tenera e compatta e dai quali discende una rinomata produzione di formaggi pecorini.
Calcinaia, Sagra della Nozza.
Pregevole anche la produzione di salumi, dove accanto alle più diffuse specialità come i profumati e sapidi prosciutti “alla toscana” non mancano prodotti di salumeria assolutamente originali e marcatamente locali. Spicca una serie di specialità assolutamente tipiche che si distinguono per l'irresistibile gusto rustico: dal buristo al salame al vino, dalla spuma di gota al rigatino, dalla spalla al mallegato.
Passando invece alle dolcezze delle terre pisane, se celebri sono la “Torta coi bischeri”, i Cantucci Toscani, la Nozza, tipico dolce di Calcinaia e i Ricciarelli di Pomarance, nella zona tra Pisa, Pontedera e Montopoli in Val d'Arno si è andata formando una vera e propria "filiera" di produzione artigianale e di qualità del cioccolato, che si inserisce in quella che viene definita la "Chocolate Valley", che comprende parte dei territori delle province di Pisa, Pistoia e Prato. Qui i maestri cioccolatai hanno sperimentato e dato vita ad un cioccolato artigianale, esclusivo e da far conoscere al mondo, spezzando l'omologazione dei sapori e divenendo gli artefici di un vero e proprio “Rinascimento del Gusto”.
da pisaunicaterra
Non solo terra di vino, olio e tartufo è questa. Non è da meno il “paniere” degli ortaggi, che vanta prodotti d’eccellenza quali la zucchina “mora” e il carciofo di San Miniato, già noto nella cucina medicea. Tra le altre produzioni orticole di pregio spiccano i due pomodori “pisanello” e “costoluto fiorentino”, il cavolfiore toscano, i legumi (piselli, ceci e fagioli) e una rara qualità di patata a Santa Maria a Monte, detta “Tosca”.
Quindi la frutta, in primis la ciliegia di Lari, di cui si conoscono ben 19 varietà locali; le pesche, l’uva “colombana” di Peccioli, uva dolce da tavola molto pregiata, dai chicchi color ambra e leggermente allungati, particolarmente adatta alla pratica dell’appassimento; le angurie ed i meloni di Bientina.
E non dimentichiamo i pinoli, i migliori d’Italia, che da secoli si raccolgono nelle pinete di San Rossore e Migliarino, o il miele, che in questa zona conserva il sapore resinoso e il profumo intenso dei pini della macchia mediterranea.
La zona che fa capo a San Miniato, oltre ad essere una sorta di immensa tartufaia, è ricca di prodotti naturali di prima qualità quali i funghi, il miele e le castagne.
L’allevamento poi ha punte di eccellenza rappresentate dai bovini di razza pisana tra cui il “mucco pisano”, dalla carne tenera di sapore marcato, e dagli ovini di razza Massese, dalla carne magra, tenera e compatta e dai quali discende una rinomata produzione di formaggi pecorini.
Calcinaia, Sagra della Nozza.
Pregevole anche la produzione di salumi, dove accanto alle più diffuse specialità come i profumati e sapidi prosciutti “alla toscana” non mancano prodotti di salumeria assolutamente originali e marcatamente locali. Spicca una serie di specialità assolutamente tipiche che si distinguono per l'irresistibile gusto rustico: dal buristo al salame al vino, dalla spuma di gota al rigatino, dalla spalla al mallegato.
Passando invece alle dolcezze delle terre pisane, se celebri sono la “Torta coi bischeri”, i Cantucci Toscani, la Nozza, tipico dolce di Calcinaia e i Ricciarelli di Pomarance, nella zona tra Pisa, Pontedera e Montopoli in Val d'Arno si è andata formando una vera e propria "filiera" di produzione artigianale e di qualità del cioccolato, che si inserisce in quella che viene definita la "Chocolate Valley", che comprende parte dei territori delle province di Pisa, Pistoia e Prato. Qui i maestri cioccolatai hanno sperimentato e dato vita ad un cioccolato artigianale, esclusivo e da far conoscere al mondo, spezzando l'omologazione dei sapori e divenendo gli artefici di un vero e proprio “Rinascimento del Gusto”.
da pisaunicaterra
Non solo vino olio tartufo a Pisa
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