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CONVEGNO ALBERTO RONCHEY


Venerdì 23 Maggio ore 16,30 presso la Scuola Superiore di Pisa

ALBERTO RONCHEY: GIORNALISTA GLOBALE

La figura del grande giornalista Alberto Ronchey, scomparso nel 2010, sarà ricordata venerdì 23 maggio presso la Scuola Superiore di Pisa in un convegno organizzato dalla casa editrice Della Porta Editori e coordinato dalla giornalista Candida Virgone , del quotidiano Il Tirreno. Al convegno parleranno la figlia di Ronchey, Silvia, il giornalista e collega della «Stampa» Alberto Sinigaglia, la giornalista Eliana di Caro, del «Sole24ore», la storica dell’Università di Pisa Elena Dundovich e Andrea Nelli, autore del volume Ronchey, la Russia, l'Italia e il fattore K (Della Porta Editori, 2013). I lavori iniziano alle 16,30.
Testimone acuto e originale di sessant’anni di storia italiana e mondiale, Alberto Ronchey ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, marchiando a fuoco un’epoca contrassegnata da sconvolgenti trasformazioni. Giornalista, docente universitario, saggista, ministro dei Beni Culturali, Ronchey ha dato in ogni occasione prova di rigore etico, il rigore di un intellettuale insofferente al dilettantismo, contro gli schemi, le astrazioni, i giudizi globali, le idee generali che finiscono col morire in culla, appena nate, già vecchie di secoli. Eccezionale interprete del mondo comunista, che conosceva molto bene grazie ai suoi viaggi in Unione Sovietica, Ronchey ha coniato termini ormai entrati nel linguaggio comune: come il “fattore K” e “potenza sottosviluppata” per la Russia sovietica.
Una delle peculiarità di Ronchey fu quella di cogliere con anticipo l’evolversi degli eventi: come afferma Furio Colombo, Ronchey ha visto giusto e prima degli altri. Questa abilità lo ha portato ad assurgere, suo malgrado, al rango di profeta scomodo, tanto rispettato quanto inascoltato. L’unica cosa su cui Ronchey ha avuto torto, e ha perso, è stata la sua concezione del giornalismo – scrive Antonio Polito – quel giornalismo asciutto, stringato, liberale, fondato sui fatti, refrattario alla retorica e alla faziosità ha lasciato il posto al trionfo della sguaiatezza, della approssimazione, della faciloneria.
I relatori di questo convegno ritengono fermamente che la lezione di Alberto Ronchey meriti di essere recuperata e auspicano che altri incontri facciano seguito a questo di Pisa e siano un antidoto contro l’oblio.

Il programma


  • ANDREA NELLI (storico) interverrà su "Alberto Ronchey: l’inventore del fattore K";
  • SILVIA RONCHEY (Università di RomaTre) su "Quel fascista di Ronchey";
  • ELIANA DI CARO (Il Sole24Ore) su "Ronchey e la preziosa eredità dei suoi scritti";
  • ALBERTO SINIGAGLIA (La Stampa) parlerà su "Che resterà del suo giornalismo totale?";
  • ELENA DUNDOVICH (Università di Pisa) su "Ronchey esploratore del mondo sovietico"

coordina:
  • CANDIDA VIRGONE (Il Tirreno)


I relatori 

Silvia Ronchey è professore di Filologia classica e Civiltà bizantina all'Università di RomaTre. Ha scritto libri di ampia diffusione, tra i quali ricordiamo L'enigma di Piero (Rizzoli, 2006); Ipazia. La vera storia (Rizzoli 2010); Storia di Barlaam e Iosaf. La vita bizantina del Buddha (Einaudi, 2012), con Paolo Cesaretti. Da più di vent'anni collabora regolarmente a «La Stampa» e al suo supplemento «Tuttolibri». È stata autrice e conduttrice di programmi televisivi per la Rai, tra cui L'altra edicola (RaiDue, 1994-1999) e Fino alla fine del mondo (RaiDue, 1999). Ha realizzato interviste a testimoni del secolo quali Claude Lévi-Strauss, James Hillman, Ernst Jünger, Jean-Pierre Vernant, Elémire Zolla.

Alberto Sinigaglia dal 1970 lavora a «La Stampa», dove nel 1975 ha fondato «Tuttolibri». Insegna nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Torino. È presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, professore all’Università di Torino, direttore scientifico del Festival Passepartout di Asti e presidente di Una Montagna di Libri a Cortina d’Ampezzo. Autore di programmi tv, ha curato e presentato su Raitre «Fatti di famiglia», «Quarto potere» (inchiesta sul giornalismo) e «Vent’anni al 2000» (celebri interviste con Italo Calvino, Umberto Eco, Luigi Firpo, il cardinal Pellegrino, Norberto Bobbio, Siro Lombardini, Cesare Musatti, Giulio Carlo Argan, Alberto Arbasino, Andrea Zanzotto, raccolte dalla Eri in un libro con prefazioni di Primo Levi e Giorgio Manganelli). Per la casa editrice Della Porta Editori ha scritto la prefazione al volume Ronchey. La Russia, l’Italia e il fattore K (2013).

Eliana Di Caro dal settembre 2012 lavora alla redazione Domenica del Sole 24 Ore, dove cura le pagine di Storia, Economia, Cultura e Sviluppo, e si occupa in prima persona del tema dei diritti delle donne e dell’emancipazione femminile. Appassionata di tennis, ogni tanto recensisce qualche libro sull'argomento. Si è occupata di politica ed economia internazionali. In particolare ha seguito gli Stati Uniti, coprendo le primarie del 2008, con una permanenza nella redazione americana del Sole 24 Ore (e reportage da vari Stati Usa) dove è tornata successivamente, per il primo periodo dell’Amministrazione Obama nel 2009 e per sostituire il corrispondente da New York nei mesi estivi. Ha seguito anche le elezioni politiche olandesi con articoli da Amsterdam e Almere, e scritto pezzi da altri Paesi europei (l’ultimo in Svezia).

Elena Dundovich è professore di Storia dell’Europa Orientale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Pisa. Esperta di tematiche inerenti l'Unione Sovietica e la Russia contemporanea, è autrice di numerosi saggi ed articoli su questi argomenti È membro fondatore dell’Associazione Memorial Italia, che si impegna dal 2004 a promuovere lo studio e la ricerca sulla storia dell'Unione Sovietica e della Russia contemporanea. È membro del consiglio direttivo dell’associazione Forum per i Problemi della Pace e della Guerra di Firenze, e membro del comitato scientifico della rivista DEP (Deportate, Profughe, Esuli), dell'Università Ca' Foscari di Venezia.

Andrea Nelli, classe 1986, è nato a Barga e vive a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa. Da sempre appassionato di storia, ha conseguito la laurea specialistica in Storia e Civiltà presso l’Università di Pisa. Nel 2011 ha ricevuto una menzione speciale del Premio Mario Pannunzio per i suoi studi su Alberto Ronchey. Ronchey. La Russia, l’Italia e il fattore K è il suo primo libro (2013).


Candida Virgone, giornalista professionaista, si occupa da più di quarant’anni di cronaca locale e scrive per il quotidiano Il Tirreno.


Il convegno è organizzato da


Della Porta Editori

Casa editrice specializzata in libri di storia e fondata nel 2008 da Ignazio Della Porta. Sono attive al momento quattro collane, Sentieri, che raccoglie i saggi lunghi, Biografie, la storia attraverso la vita dei suoi protagonisti, Ritratti, il mondo contemporaneo raccontato in interviste a grandi figure del Novecento, e la collana di saggi brevi Extra Small da poco inaugurata. Di recente pubblicazione la biografia dell'ultimo Marx scritta dallo storico Ettore Cinnella, uscita in libreria il 21 maggio. In occasione del centenario della Prima guerra mondiale uscirà per la collana XS Perché scoppiò la prima guerra mondiale dello storico francese Elie Halévy. Di prossima pubblicazione la storia del Partito Comunista Italiano scritta da Franco Andreucci e il saggio Benedetti Italiani! del giornalista Alberto Toscano. 




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