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Il 31 maggio è la Giornata mondiale senza tabacco: un appuntamento fisso dal 1998, istituito dall'Organizzazione mondiale della sanità per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi legati al fumo. E come ogni anno si tirano le somme.
I fumatori nel mondo sono circa 650 milioni: il fumo è responsabile ogni anno della morte di 5 milioni di persone per patologie correlate al tabacco, in particolare cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie. Le proiezioni indicano che il numero è destinato a salire: i decessi potrebbero essere 10 milioni nel 2030, se non ci sarà un'inversione di tendenza. Con queste giornate e con le campagne antifumo, l'obiettivo è abbattere il numero dei fumatori del 30% entro il 2025.
In Europa i fumatori sono circa 4,5 milioni, con 650 mila decessi l'anno direttamente correlabili al tabacco. In base alle statistiche il 50% muore 14 anni prima rispetto all'età media, e chi fuma è in genere affetto per più anni da cattive condizioni di salute (Oms/Who, 2014). Una recente indagine dell'Oms ha aggiunto un altro dato poco confortante: quasi il 30% dei giovani fuma, e le ragazze fumano più delle donne adulte. La ragione sta probabilmente anche nel fatto che le nuove generazioni sono più sensibili alle mode alimentate dalla pubblicità e dal cinema: quindi se un loro "idolo" è uno smoker, ci mettono poco a imitarlo.
fonte focus
NOTIZIE TOSCANA PISA (From domenica 31 maggio 2015, never expire)
I fumatori nel mondo sono circa 650 milioni: il fumo è responsabile ogni anno della morte di 5 milioni di persone per patologie correlate al tabacco, in particolare cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie. Le proiezioni indicano che il numero è destinato a salire: i decessi potrebbero essere 10 milioni nel 2030, se non ci sarà un'inversione di tendenza. Con queste giornate e con le campagne antifumo, l'obiettivo è abbattere il numero dei fumatori del 30% entro il 2025.
In Europa i fumatori sono circa 4,5 milioni, con 650 mila decessi l'anno direttamente correlabili al tabacco. In base alle statistiche il 50% muore 14 anni prima rispetto all'età media, e chi fuma è in genere affetto per più anni da cattive condizioni di salute (Oms/Who, 2014). Una recente indagine dell'Oms ha aggiunto un altro dato poco confortante: quasi il 30% dei giovani fuma, e le ragazze fumano più delle donne adulte. La ragione sta probabilmente anche nel fatto che le nuove generazioni sono più sensibili alle mode alimentate dalla pubblicità e dal cinema: quindi se un loro "idolo" è uno smoker, ci mettono poco a imitarlo.
fonte focus
no tabacco day
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