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Ex Chiesa di San Bernardo
Via Pietro Gori-Pisa
La chiesa di S. Bernardo fu edificata nel Quattrocento, nel luogo dell’antico ospedale di Osnello, dal nome del fondatore, attestato per la prima volta nel 1189. L’edificio destinato all’ospitalità di pellegrini e viandanti sorgeva lungo una delle strade più antiche di questa parte della città, ovvero via Pietro Gori, un tempo detta Carraia Minucioli e poi Carraia Gonnelle.
La prima struttura medievale, distrutta alla metà del Duecento, fu ricostruita ed unita nel 1401 al monastero cistercense femminile di S. Bernardo; nel 1444 le monache riedificarono l’intero edificio religioso, ma anche in seguito subì numerosi interventi di restauro. Nel 1616 fu innalzata la struttura e il pavimento interno, e intorno alla metà del Settecento la chiesa fu modificata ancora, raggiungendo le odierne proporzioni. La chiesa appartenne alle monache cistercensi fino agli inizi del XIX secolo, quando avvenne la soppressione dell'ordine e queste si trasferirono nella chiesa di S. Silvestro.
L’edificio ha la facciata a capanna, costruita in laterizio, con pilastri laterali, e portale principale con sovrastante finestrone, frutto delle ristrutturazioni seicentesche. Il perimetrale sinistro conserva archi e finestre tamponate che si riferiscono, molto probabilmente, alla fase quattrocentesca. Altri fabbricati con arcate in laterizio pertinenti dell'ospedale tardo-medievale sono riconoscibili sia su via S. Bernardo, che su vicolo Scaramucci.
L’interno è caratterizzato da quello che resta della decorazione barocca dell’edificio, arricchita da stucchi dorati di Antonio Ferri e da volte affrescate con le Storie di San Bernardo di Tommaso Tommasi. Sulle pareti, entro preziose cornici in stucco, si trovano due affreschi realizzato da G. Battista Tempesti alla metà del Settecento.
Oggi l’edificio, sconsacrato, è sede di attività di giovani artisti che utilizzano lo spazio con la denominazione di “Cantiere S. Bernardo”.
Via Pietro Gori-Pisa
La chiesa di S. Bernardo fu edificata nel Quattrocento, nel luogo dell’antico ospedale di Osnello, dal nome del fondatore, attestato per la prima volta nel 1189. L’edificio destinato all’ospitalità di pellegrini e viandanti sorgeva lungo una delle strade più antiche di questa parte della città, ovvero via Pietro Gori, un tempo detta Carraia Minucioli e poi Carraia Gonnelle.
La prima struttura medievale, distrutta alla metà del Duecento, fu ricostruita ed unita nel 1401 al monastero cistercense femminile di S. Bernardo; nel 1444 le monache riedificarono l’intero edificio religioso, ma anche in seguito subì numerosi interventi di restauro. Nel 1616 fu innalzata la struttura e il pavimento interno, e intorno alla metà del Settecento la chiesa fu modificata ancora, raggiungendo le odierne proporzioni. La chiesa appartenne alle monache cistercensi fino agli inizi del XIX secolo, quando avvenne la soppressione dell'ordine e queste si trasferirono nella chiesa di S. Silvestro.
L’edificio ha la facciata a capanna, costruita in laterizio, con pilastri laterali, e portale principale con sovrastante finestrone, frutto delle ristrutturazioni seicentesche. Il perimetrale sinistro conserva archi e finestre tamponate che si riferiscono, molto probabilmente, alla fase quattrocentesca. Altri fabbricati con arcate in laterizio pertinenti dell'ospedale tardo-medievale sono riconoscibili sia su via S. Bernardo, che su vicolo Scaramucci.
L’interno è caratterizzato da quello che resta della decorazione barocca dell’edificio, arricchita da stucchi dorati di Antonio Ferri e da volte affrescate con le Storie di San Bernardo di Tommaso Tommasi. Sulle pareti, entro preziose cornici in stucco, si trovano due affreschi realizzato da G. Battista Tempesti alla metà del Settecento.
Oggi l’edificio, sconsacrato, è sede di attività di giovani artisti che utilizzano lo spazio con la denominazione di “Cantiere S. Bernardo”.
Chiesa di San Bernardo
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