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Il Museo dell'Opera del Duomo di Pisa si trova in Piazza del Duomo, nel palazzo che fu sala del Capitolo della Primaziale, risalente al XIII secolo, seminario, accademia di belle arti e convento.
Fu inaugurato nel 1986 per ospitare il tesoro della cattedrale, i reperti rimossi dai monumenti sacri per ragioni di restauro e salvaguardia, e tutte quelle opere non più presenti dei vari edifici del complesso monumentale, ma che richiedevano uno spazio espositivo pubblico. Il museo prende nome dall'ente che gestisce il complesso monumentale, ovvero l'Opera del Duomo di Pisa.
L'edificio fu edificato come residenza dei canonici del Duomo verso la fine del XII secolo. Risultava costituito da due corpi di fabbrica rettangolari, in laterizio, disposti ad elle e delimitanti un chiostro. Parti di tale edificio sono ancora oggi visibili, soprattutto nell'incrocio dei due rami dove esiste tutt'ora una volta affrescata risalente a tale periodo. All'inizio del Seicento fu trasformato in Seminario Diocesano per volere del vescovo Carlo Antonio Dal Pozzo. A lui si deve l’attuale facciata, di impronta fiorentina, sul cui intonaco chiaro si stagliano, profilati in pietra serena, le finestre e i due portali simmetrici. Nel 1784, essendo il seminario trasferito in piazza Santa Caterina, il palazzo passò in mani private: venduto all’erudito e collezionista d’arte Giovanni Rosini, ospitò per un breve periodo l’Accademia Pisana di Belle Arti. Nel 1887 tornò ad essere un edificio religioso diventando monastero femminile: le snaturanti modifiche che ne conseguirono sono state eliminate nell’ultimo restauro, avviatosi dopo che l’Opera della Primaziale, nel 1979, acquistò lo stabile per adibirlo a museo.
Fu inaugurato nel 1986 per ospitare il tesoro della cattedrale, i reperti rimossi dai monumenti sacri per ragioni di restauro e salvaguardia, e tutte quelle opere non più presenti dei vari edifici del complesso monumentale, ma che richiedevano uno spazio espositivo pubblico. Il museo prende nome dall'ente che gestisce il complesso monumentale, ovvero l'Opera del Duomo di Pisa.
L'edificio fu edificato come residenza dei canonici del Duomo verso la fine del XII secolo. Risultava costituito da due corpi di fabbrica rettangolari, in laterizio, disposti ad elle e delimitanti un chiostro. Parti di tale edificio sono ancora oggi visibili, soprattutto nell'incrocio dei due rami dove esiste tutt'ora una volta affrescata risalente a tale periodo. All'inizio del Seicento fu trasformato in Seminario Diocesano per volere del vescovo Carlo Antonio Dal Pozzo. A lui si deve l’attuale facciata, di impronta fiorentina, sul cui intonaco chiaro si stagliano, profilati in pietra serena, le finestre e i due portali simmetrici. Nel 1784, essendo il seminario trasferito in piazza Santa Caterina, il palazzo passò in mani private: venduto all’erudito e collezionista d’arte Giovanni Rosini, ospitò per un breve periodo l’Accademia Pisana di Belle Arti. Nel 1887 tornò ad essere un edificio religioso diventando monastero femminile: le snaturanti modifiche che ne conseguirono sono state eliminate nell’ultimo restauro, avviatosi dopo che l’Opera della Primaziale, nel 1979, acquistò lo stabile per adibirlo a museo.
Museo dell'Opera del Duomo di Pisa
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