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A sud di San Rossore si trova la Tenuta di Tombolo, che con le sue pinete occupa un territorio che dall'Arno si estende fino al canale dei Navicelli, alle porte di Livorno, lungo il tratto dell'Aurelia.
La Tenuta di Tombolo costituisce la parte più meridionale del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli e racchiude le coste di Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone e comprende vestigia storiche come la Basilica di San Piero a Grado, vaste aree agricole, pascoli, pinete e boschi mesofili, in un paesaggio molto variegato, con vegetazione molto simile a quella presente nell’area di San Rossore, rigoglioso habitat per numerose specie animali.
Il territorio della tenuta si è formato negli ultimi secoli con l’avanzamento della costa e questo spiega l’alternanza di depressioni umide (dette lame), residui dell’antica palude, e dune chiamate tomboli, da cui il nome dato all’intera tenuta.
La zona costiera della Tenuta di Tombolo è interessata dagli stabilimenti balneari di Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, ma dietro agli stabilimenti e agli arenili sono rimasti ancora lembi di dune naturali.
Nel territorio della Tenuta di Tombolo sono presenti due Oasi, gestite dal WWF Oasi Litorale Pisano: l'Oasi del Bosco di Cornacchiaia e l'Oasi delle Dune di Tirrenia, con dune vicine al mare, battute dal vento e colonizzate da importanti specie pioniere come l’ammofila e la macchia arbustiva di tipo mediterraneo.
Dopo vari passaggi di proprietà succedutisi fin dal medioevo, nel 2004 l'intera proprietà dei terreni e degli immobili è passata all'Università di Pisa che ne ha affidato la gestione ad un Centro di ricerche agrarie e aziendali. Sempre nel 2004 il terreno del Centro è entrato a far parte della Riserva della Biosfera UNESCO denominata "Selva Pisana"
fonte pisaunicaterra
La Tenuta di Tombolo costituisce la parte più meridionale del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli e racchiude le coste di Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone e comprende vestigia storiche come la Basilica di San Piero a Grado, vaste aree agricole, pascoli, pinete e boschi mesofili, in un paesaggio molto variegato, con vegetazione molto simile a quella presente nell’area di San Rossore, rigoglioso habitat per numerose specie animali.
Il territorio della tenuta si è formato negli ultimi secoli con l’avanzamento della costa e questo spiega l’alternanza di depressioni umide (dette lame), residui dell’antica palude, e dune chiamate tomboli, da cui il nome dato all’intera tenuta.
La zona costiera della Tenuta di Tombolo è interessata dagli stabilimenti balneari di Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, ma dietro agli stabilimenti e agli arenili sono rimasti ancora lembi di dune naturali.
Nel territorio della Tenuta di Tombolo sono presenti due Oasi, gestite dal WWF Oasi Litorale Pisano: l'Oasi del Bosco di Cornacchiaia e l'Oasi delle Dune di Tirrenia, con dune vicine al mare, battute dal vento e colonizzate da importanti specie pioniere come l’ammofila e la macchia arbustiva di tipo mediterraneo.
Dopo vari passaggi di proprietà succedutisi fin dal medioevo, nel 2004 l'intera proprietà dei terreni e degli immobili è passata all'Università di Pisa che ne ha affidato la gestione ad un Centro di ricerche agrarie e aziendali. Sempre nel 2004 il terreno del Centro è entrato a far parte della Riserva della Biosfera UNESCO denominata "Selva Pisana"
fonte pisaunicaterra
Tenuta di Tombolo Pisa Livorno
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