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Crespina comune in provincia di Pisa, dal 1º gennaio 2014 si è fuso con Lorenzana per formare il nuovo comune di Crespina Lorenzana. Festeggia il suo patrono il 29 settembre san Michele arcangelo.
Le prime notizie relative a Crespina si attestano in data 16 agosto 983 e fanno riferimento al Vescovo di Lucca, che si trovava nel castello di Santa Maria a Monte, (Parte III del Volume V delle Memorie lucchesi), il quale come scrive il Repetti "allivellò i beni della pieve di S. Maria di Atriano (ora Valtriano) con le decime dovute dagli abitanti delle ville di quel piviere, fra le quali ville si notano come in essa pieve compresi i villaggi di Crespina, di Lari e di Perignano". Nel 1115 il centro passò sotto la dominazione lucchese per essere occupato dai Pisani nel 1165 e ritornare dieci anni dopo sotto la sovranità lucchese. Nel XIII secolo risulta definitivamente sotto il dominio pisano essendo inserito nel Capitanato delle Colline inferiori. Nelle varie scorrerie fiorentine, nel 1332 fu abbattuta la rocca, finché nel 1405 il castello, dopo lungo assedio fu conquistato dalle truppe fiorentine. Nel 1431 - a seguito di violenta ribellione - il castello fu definitivamente smantellato da Firenze che, nel frattempo, aveva eletto Crespina a podesteria dipendente dal vicariato di Lari.
XVII secolo divenne meta di villeggiatura delle famiglie nobili e facoltose di Livorno e di Pisa; e nel XIX secolo raggiunse il suo splendore con la costruzione di numerose ville, fattorie e casini di caccia. Fu patria e sede di importanti pittori quali di fratelli Tempesti, di cui Ranieri Tempesti, ecclesiastico e rettore della chiesa di Belvedere dal 1780, eseguì pregevoli affreschi nella canonica adiacente alla Villa di Belvedere ove morì nel 1819. Il più famoso fratello Giovan Battista affrescò nella zona la villa di Belvedere, la chiesa, l'oratorio della villa "il Poggio" della famiglia Leoni, la villa Ott in frazione Tripalle ed altre vicine. Ma le maggiori presenze per numero e valore artistico si ebbero nella seconda metà dell'Ottocento. Molti di essi provenivano dalle famiglie proprietarie della zona come i Tommasi (Adolfo Tommasi, Angiolo Tommasi e Lodovico Tommasi) che ebbero una villa di famiglia (villa il Gelsomino) presso la chiesa nuova fino al 1904, la villa "La Favorita" a Bugallo di Augusto Rey fino al 1898, la villa Kienerk, mentre la campagna circostante ospitava le ville Gioli (Poggio alla Farnia presso Fauglia) e d'Acchiardi (verso Valtriano). Queste residenze divennero luogo di ritrovo di altri artisti meno facoltosi ma ospiti in vari periodi dell'anno come Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e molti altri macchiaioli come Cannicci e Cecconi.
A Crespina è nato, nel 1911, il pittore-scultore Anchise Picchi al quale è stata recentemente intitolata una strada, amico di Luigi Gioli.
fonte wikipedia
Le prime notizie relative a Crespina si attestano in data 16 agosto 983 e fanno riferimento al Vescovo di Lucca, che si trovava nel castello di Santa Maria a Monte, (Parte III del Volume V delle Memorie lucchesi), il quale come scrive il Repetti "allivellò i beni della pieve di S. Maria di Atriano (ora Valtriano) con le decime dovute dagli abitanti delle ville di quel piviere, fra le quali ville si notano come in essa pieve compresi i villaggi di Crespina, di Lari e di Perignano". Nel 1115 il centro passò sotto la dominazione lucchese per essere occupato dai Pisani nel 1165 e ritornare dieci anni dopo sotto la sovranità lucchese. Nel XIII secolo risulta definitivamente sotto il dominio pisano essendo inserito nel Capitanato delle Colline inferiori. Nelle varie scorrerie fiorentine, nel 1332 fu abbattuta la rocca, finché nel 1405 il castello, dopo lungo assedio fu conquistato dalle truppe fiorentine. Nel 1431 - a seguito di violenta ribellione - il castello fu definitivamente smantellato da Firenze che, nel frattempo, aveva eletto Crespina a podesteria dipendente dal vicariato di Lari.
XVII secolo divenne meta di villeggiatura delle famiglie nobili e facoltose di Livorno e di Pisa; e nel XIX secolo raggiunse il suo splendore con la costruzione di numerose ville, fattorie e casini di caccia. Fu patria e sede di importanti pittori quali di fratelli Tempesti, di cui Ranieri Tempesti, ecclesiastico e rettore della chiesa di Belvedere dal 1780, eseguì pregevoli affreschi nella canonica adiacente alla Villa di Belvedere ove morì nel 1819. Il più famoso fratello Giovan Battista affrescò nella zona la villa di Belvedere, la chiesa, l'oratorio della villa "il Poggio" della famiglia Leoni, la villa Ott in frazione Tripalle ed altre vicine. Ma le maggiori presenze per numero e valore artistico si ebbero nella seconda metà dell'Ottocento. Molti di essi provenivano dalle famiglie proprietarie della zona come i Tommasi (Adolfo Tommasi, Angiolo Tommasi e Lodovico Tommasi) che ebbero una villa di famiglia (villa il Gelsomino) presso la chiesa nuova fino al 1904, la villa "La Favorita" a Bugallo di Augusto Rey fino al 1898, la villa Kienerk, mentre la campagna circostante ospitava le ville Gioli (Poggio alla Farnia presso Fauglia) e d'Acchiardi (verso Valtriano). Queste residenze divennero luogo di ritrovo di altri artisti meno facoltosi ma ospiti in vari periodi dell'anno come Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e molti altri macchiaioli come Cannicci e Cecconi.
A Crespina è nato, nel 1911, il pittore-scultore Anchise Picchi al quale è stata recentemente intitolata una strada, amico di Luigi Gioli.
fonte wikipedia
Crespina in Pisa
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