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Tartufo prelibato pisano


L’armonico rapporto tra tradizione e qualità dell’ambiente fa della provincia di Pisa una delle zone di produzione del tartufo, prodotto della natura tra i più pregiati e ricercati dai buongustai.
La presenza di ambienti boschivi, diversi per tipologia di piante e caratteristiche del sottobosco, favorisce la crescita di alcune varietà di tartufo di cui il più pregiato è il tartufo bianco.
L'ampia zona dell’entroterra pisano che corre a sud dell’Arno lungo il Fiume Era fino al confine naturale del Fiume Cecina è l’area di produzione del pregiatissimo tartufo bianco delle colline sanminiatesi, il più prelibato e profumato d’Italia, di cui il nostro Paese vanta l’esclusiva.
Da settembre a dicembre, lungo le colline che vanno da San Miniato a Volterra nel cuore della Toscana, si raccoglie circa un terzo dell’intera produzione nazionale di tartufo.

Il tartufo bianco delle colline sanminiatesi è anche il tartufo dei record: nel 1954 un tartufo di oltre 2,3 kg raccolto a San Miniato fu donato al Presidente degli Stati Uniti Eisenhower; nel 2007 un tartufo bianco raccolto a Palaia di circa 1,5 kg è stato battuto all’Asta del Tartufo di Toscana per la cifra record di 330.000 dollari.
Oltre al tartufo bianco, la provincia di Pisa è zona di produzione di altre varietà di tartufo: il marzuolo, che viene raccolto in primavera, lo scorzone e il nero.
Tra marzo e novembre nei borghi della zona di produzione del tartufo, si svolgono numerose mostre mercato e sagre.
Nei ristoranti aderenti al marchio di qualità “Amico del Tartufo”, è possibile gustare piatti a base di tartufo fresco o trasformato, ma mai di sintesi.

fonte: pisaunicaterra


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